Saltalbero: il bosco diventa un'avventura per tutti

Un'avventura low cost.

E' questa la chiave del successo del parco divertimenti "Saltalbero", giovane e bella realtà nel comune di Rapolano Terme, in provincia di Siena, nata nel 2009 dall'idea di tre amici.

Marco, Benedetta e Filippo, di ritorno da una gita in un parco negli Appennini si sono interrogati sul destino di una loro azienda agricola che stentava il passo ma che aveva spazi inutilizzati (20 ettari di bosco).

Marco Meniconi, agronomo, racconta così la genesi di una sfida alla crisi che ha le carte in regola per vincere: "L'agricoltura non attraversa un momento felice, per cui destinammo lo spazio verde che non utilizzavamo, a ospitare questa avventura. Vogliamo rendere le due attività complementari: ci piacerebbe autoapprovvigionare il nostro ristorante coi prodotti dell'orto biodinamico".

Dall'ispirazione all'inaugurazione, quanto tempo è passato?
"In tutto un anno tra autorizzazioni, labirinti burocratici e rapporti con le banche, anche se il Comune di Rapolano ha collaborato e ci ha sostenuto".

Quali attività si possono svolgere da voi?
"Un mix di avventura e didattica: da noi oltre a sentirsi un pò Indiana Jones nei 7 percorsi acrobatici, si impara a conoscere il bosco. Quest'anno organizzeremo campi estivi e ci piacerebbe coinvolgere le scuole.

C'è uno spazio per eventi e musica dal vivo, abbiamo campi da calcetto e beach volley, e allestiamo iniziative equestri. Siamo i primi nella zona delle Crete ad essere partiti con un progetto simile e aspettiamo la concorrenza".

Saltalbero è un nome curioso, una trovata pubblicitaria?
"In effetti il nome resta subito in mente. Quanto alla nostra campagna di comunicazione passa anche e soprattutto dal web, nonostante il passaparola serva ancora molto più di quanto si possa credere.

Abbiamo una pagina su Facebook ("Saltalbero") e un sito www.saltalbero.it.
Il nostro è un prodotto scacciacrisi: per venire qui si spende meno che ad andare al mare nel weekend. Molti quest'anno ci hanno pensato, anche turisti stranieri".


Articolo di: Irene Carlotta Cicora - La Nazione 14/03/12

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