Racconta Francesca: "Stava per uscire l'iPad ed Elena aveva iniziato a lavorare sul progetto di un iPad magazine. Avendo visto un bambino a cui facevo da babysitter con in mano un iPhone, ci è venuta l'idea di lavorare insieme al progetto del magazine digitale e di farlo per bambini. Elena lo aveva presentato al Premio Working Capital di Telecom Italia e aveva vinto. A quel punto c'era un capitale di partenza (circa 20mila euro) per provare a farlo davvero".
Ad affiancare le due fondatrici, un art director e un programmatore, arriva una rete di collaboratori estesa in tutto il mondo (India, Spagna, Stati Uniti, Canada, Italia, Giappone, Portogallo) che sono soprattutto illustratori, ma anche musicisti, animatori.
A dare la svolta, l'ingresso nel favoloso mondo del venture capital.
"E' stato un training intenso, che ci ha imposto di imparare in tempi veloci e molto concentrati: business plan, revenue model, costi di acquisizione, metriche... Credevamo nel progetto e quindi non abbiamo mai mollato".
E così arriva l'affermazione nella competizione Mind the Bridge 2011.
Ma ora inizia il bello.
"Il primo numero di Timbuktu è stato scaricato 20mila volte in cinque mesi, senza neanche un euro di marketing. Il secondo numero ha totalizzato 12mila download in due settimane!".
INFO: http://timbuktu.me
Fonte: Millionaire di aprile 2012
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