"Poche attività sono più antiche, universali e piacevoli del gioco.
Ma negli ultimi decenni la novità rivoluzionaria è stata la sua combinazione con la tecnologia interattiva: una delle miscele più potenti mai scoperte nel corso della storia".
E' il parere di Tom Chatfield, giornalista esperto in tecnologia e autore del libro Fun Inc, che considera i giochi elettronici "il business più serio del XXI secolo", come recita il sottotitolo del suo libro.
"Che si tratti delle console Nintendo, Microsoft o Sony, degli ambienti virtuali di World of Warcraft o dei social game su piattaforme Facebook, i giochi sono il media a più rapida crescita. Ma anche una fucina di competenze" spiega Chatfield a Millionaire.
Creare un videogame di successo è un'alchimia complessa, fatta di idee, mente e analisi dei dati.
Occorre studiare quello che è stato fatto prima, vedere se ha funzionato o no, eliminare quello che non va e costruire qualcosa che dia ai giocatori un'esperienza emozionale importante.
"I giochi sono mondi in miniatura in cui, per un breve lasso di tempo, ogni cosa è possibile.
Ci regalano ruoli da interpretare, premi per le nostre imprese e uno spazio condiviso nel quale possiamo diventare una versione più rilassata e libera di noi stessi. Creare un videogame è un lavoro a metà tra l'arte e la scienza. Attira scrittori, registi programmatori, ingegneri, designer, produttori, artisti. Ma tanto spazio è ancora disponibile per i produttori indipendenti" conclude Chatfield.
INFO: http://tomchatfield.net
Tratto da un bell'articolo di Tiziana Tripepi su Millionaire aprile 2011
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