Un fornetto, paste sintetiche e tanta fantasia per lavorare in proprio.
E' la storia di Martina Vangelisti, 26 anni, di Sesto Fiorentino, una laurea in archeologia nel cassetto, un'esperienza come lavoratrice precaria che va avanti ormai da cinque anni e una stra intrapresa da poco nella creazione di bijoux.
"Ho concluso l'Università nel 2008 - spiega - conquistando una laurea in Storia e Tutela dei Beni Archeologici.
Da allora, nonostante i tentativi, non ho mai trovato una vera occasione di lavoro nel mio campo.
Per lavoro intendo, chiaramente, qualcosa di retribuito.
Perchè di esperienze non pagate e di stage ce ne sono in quantità.
Così, ho voltato pagina, iniziando a lavorare prima come assicuratrice e poi in qualità di commessa in diversi settori, sempre a tempo determinato".
Ma Martina non ha lasciato che il precario fosse un limite ai suoi progetti.
"Mi sono sposata un anno e mezzo fa - racconta - e, nei periodi in cui non lavoro, abbiamo solamente lo stipendio di mio marito, che è l'impiegato.
Da qui l'idea di trovare qualcosa di diverso per arrotondare e, contemporaneamente, per coltivare una vera passione".
E' iniziata così l'avventura della creazione di bijoux in paste sintetiche e bigiotteria da vendere a fiere e mercatini.
"Dall'anno scorso ne ho fatto una sorta di lavoro - continua Martina - anche se continuo ad accettare tutti i contratti che riesco ad avere come commessa.
Ho iniziato a partecipare alle fiere del fumetto dove queste opere d'ingegno e creatività vanno molto di moda e, di volta in volta, mi affido alle associazioni che lanciano iniziative espositive per vendere ciò che produco con tanto amore.
Per ora quello che guadagno mi serve più che altro per arrotondare, ma le vendite aumentano.
Spero quindi che questa possa diventare molto presto un'attività a tempo pieno".
Con un obbiettivo già chiaro in mente: creare un negozio con una propria linea di produzione.
Articolo di Lisa Ciardi
Fonte notizia: La Nazione 21/03/12
Nessun commento:
Posta un commento