La decisione presa tra una poppata e un cambio di pannolino.
Terminati gli studi universitari (diploma universitario in tecniche pubblicitarie), il suo obiettivo era conquistare un posto di lavoro, se possibile fisso.
Era riuscita a conseguirlo quell'obiettivo: nel 1999 viene assunta in una grande multinazionale nel settore delle telecomunicazioni, è l'epoca del boom di Internet, le chiedono di occuparsi del reparto web, in breve arriva l'assunzione con contratto a tempo indeterminato.
Ma tutto cambia con la seconda gravidanza.
"Due bambini in due anni assorbono tante energie, ma paradossalmente ne creano altrettante, avevo un bisogno impellente di cimentarmi in qualcosa di nuovo che mi facesse sentire viva, dopo 10 anni in azienda, la vita cominciava a starmi un po' stretta", spiega Giordana.
Ed ecco l'idea, affiorata tra una poppata e un cambio di pannolino: 'Ibimbidigiò' una linea di prodotti di puericultura da lei ideati, con la collaborazione di amici, parenti ed esperti in genitorialità, fatti realizzare in Italia da laboratori sartoriali e venduti in negozi specializzati, oltre che online sul sito www.ibimbidigiò.it
"Mia madre è la socia di fatto in questa iniziativa: con lei condivido ogni decisione, ma il primo a sostenermi nel progetto è stato mio marito".
"Il vecchio lavoro è ormai un ricordo, tre anni fa, quando mi sono licenziata, ho avuto paura, abbandonare le certezze spaventa, è sempre un salto nel buio, ma una volta che mi sono buttata ho scoperto un mondo di persone piene di energie che, con me, hanno imboccato dei percorsi alternativi, è stato un bello stimolo", conclude Giordana.
Articolo di Raffaella Oliva
Fonte: Il Corriere della Sera, 10 settembre 2012
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